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"Parliamo del S. Marco"

Riportiamo fedelmente un articolo, dal titolo "Parliamo del S. Marco", comparso su un quotidiano locale nella seconda metà degli anni 40 relativo al pianoro di San Marco e ad un possibile sviluppo turistico del comprensorio della Montagna dei Fiori. Riflettiamo insieme e lasciamo a voi ogni commento...
"Oramai è stato concepito il piano regolatore del S. Marco. E' ancora in gestazione nell'ufficio tecnico comunale ma speriamo che nasca vivo e vitale. Ai genitori e ai padrini vorremmo raccomandare una cosa: non esagerate nei progetti. Come ogni centro turistico di sicuro avvenire ha avuto modesti inizi, lo stesso sia del San Marco. Cominciate con un albergo modesto, di facile e poco costosa realizzazione che si possa ampliare in avvenire senza difficoltà. Dall'albergo dovrebbe partire una seggiovia che allacciasse il rifugio Paci, ampliato e reso confortevole. La stessa seggiovia potrebbe proseguire per il Colle S. Giacomo, dove dovrebbe sorgere un altro rifugio. La spesa della seggiovia non è rilevante (qualche milione) perchè si tratta di un cavo di acciaio su sostegni di legno, che può essere montato e smontato con molta facilità e di un motore di non eccessiva potenza. Il costo di manutenzione di esercizio è assai modesto. Si sarà, con tanto poco, valorizzato una zona turistica di prim'ordine. Poi da cosa nasce cosa e la rete di comunicazione e di rifugi potrebbere proseguire fino alla Montagna dei Fiori. Tutta sta a cominciare e ad aver fiducia. Così è nata Roccaraso, così è nato il Terminillo; come Cortina, Madonna di Campiglio, Brunate e cento e cento centri turistici di prim'ordine. L'Ente del Turismo ed altri Enti similari dovrebbero avviare, con attiva ed intelligente propaganda costante, larghe masse di gente verso il San marco e S. Giacomo, d'estate e d'inverno, organizzando convegni gare, raduni popolari. Gli ascolani sono indolenti ma non apatici, basta stimolarli un poco. Il Cai dovrebbe risorgere e lavorare in questo campo attivamente. Le domeniche dovrebbero vedere folle di ascolani avviarsi verso la loro montagna che è bella, comoda e a portata di mano. Dietro gli ascolani verranno i forestieri in gran numero."